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 Superborsa europea:  Europa più unita con il collegamento elettronico tra i mercati


     La Superborsa europea avrà un volume di contrattazioni giornaliere

di almeno 10 miliardi di euro

 

Nascerà entro novembre 2000 la SuperBorsa europea, dove saranno trattate le blue chip europee.

 

I rappresentanti delle otto maggiori borse europee (Amsterdam, Parigi, Londra, Milano, Zurigo, Francoforte, Bruxelles e Madrid) hanno raggiunto un accordo per l’adozione di un modello di mercato comune per i titoli più importanti e di un’unica interfaccia elettronica per le contrattazioni che permetterà, agli operatori sulle otto piazze, di svolgere contrattazioni con un unico sistema informatico. Questo collegamento elettronico tra i mercati che aderiscono all’intesa, permetterà agli operatori di utilizzare un unico schermo per lavorare sui titoli azionari domestici e sulle blue chip di tutta Europa, su quelle azioni, cioè, reputate le migliori dei vari listini nazionali in quanto vi si concentrano le più grandi quantità di scambi, e che quindi offrono all’investitore un elevato livello di affidabilità.

Nelle intenzioni degli ideatori questo grande bacino europeo, che comprenderà dai 300 ai 600 grandi titoli del Vecchio continente, con un solo prezzo per titolo, contribuirà, oltre che ad accrescere la trasparenza del mercato, ad incrementare la domanda totale dei grandi titoli europei, ad aumentare la liquidità, a semplificare le procedure delle transazioni, e ad attrarre nuovi flussi di capitale. Non dimenticando tra l’altro che si dovrebbe generare anche un’intensificazione della concorrenza tra banche e Sim che porterebbe ad un abbassamento dei costi delle transazioni per i risparmiatori.

La Superborsa europea avrà un volume di contrattazioni giornaliere di almeno 10 miliardi di euro (tenendo conto del fatto che sulle blue chip mediamente si concentra il 75% degli scambi), e una capitalizzazione di mercato di circa 7 mila miliardi di euro, che ne faranno la più grande Borsa elettronica del mondo, con svariate centinaia di intermediari che già vi operano e con migliaia di schermi distribuiti in tutta Europa.

L’introduzione del network non avverrà con la modalità del big bang, cioè repentinamente da un giorno all’altro, ma tramite un processo graduale, perché per poter arrivare ad operare su un unico listino virtuale occorrerà prima armonizzare le regole che presidiano il funzionamento dei mercati.

Si è quindi cominciato a lavorare sull’omogeneizzazione dei tempi di pagamento, si punta a restringere il tempo della chiusura delle operazioni dai cinque giorni attuali a tre. E’ stato anche deciso che l’asta (cioè il metodo di determinazione del prezzo) adottata dagli otto aderenti sarà quella di chiusura, che è la stessa che si utilizzava prima che la Borsa divenisse elettronica, ai tempi delle grida quindi, con la differenza però che ora sarà telematica e contemporanea per tutti i titoli e non invece a chiamata successiva. Si utilizzerà inoltre un sistema di asta random, che determinerà una chiusura improvvisa in uno qualsiasi dei momenti finali della seduta, e ciò al fine di evitare manipolazioni da parte del mercato. Per quanto concerne, invece, gli altri titoli che non parteciperanno al circuito della SuperBorsa europea, ci sarà, per le singole Borse, libertà di scelta delle modalità di negoziazione. Rimarrà invariata inoltre la vigilanza sui mercati che è stata lasciata alla competenza delle autorità di Borsa locali.

E’ forte e diffusa la convinzione che l’unità di intenti che ha permesso questo accordo tra le maggiori Borse europee abbia ricevuto un input decisivo dal timore di veder realizzato il tentativo, da parte dei maggiori intermediari del mercato, di allestire una Borsa autogestita, di creare un proprio mercato telematico in Europa.

A prescindere, comunque, dalle varie motivazioni che hanno indotto alla realizzazione di un simile accordo, resta il dato oggettivo del risultato raggiunto che rappresenta un passaggio chiave verso la realizzazione di una reale integrazione europea, auspicata da anni, e che vede nell’adozione della SuperBorsa un concreto elemento che imprime un’accelerazione nella direzione dell’integrazione stessa.

Mauro Vinci/GRTV

5 ottobre 1999                                                                                                        home page


 

 

 

 

 

 

 

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